Analisi per la Miosite . Esami specifici per diagnosticare la Polimiosite
.
Diagnosi precoce con esami per la miosite . Diagnosi , sintomi della
miosite .
Diagnosi e terapia farmacologica e naturale della polimiosite e
miosite .
Le
miositi o polimiosite sono malattie infiammatorie autoimmuni croniche della
muscolatura striata, e talora della cute, ad eziologia sconosciuta, che
appartengono alla categoria delle connettiviti.
Il gruppo "storico" comprende, oltre alla Dermatomiosite [DM] (dal greco:
infiammazione di pelle e muscolo) e alla Polimiosite [PM] (=infiammazione di
molti muscoli) dell'adulto, le forme giovanili (con insorgenza non oltre i
17 anni), la miosite associata ad altre connettiviti e la forma associata a
neoplasie. Oltre a queste, negli ultimi anni sono state individuate altre
forme: la Miosite da corpi inclusi (chiamate così per i caratteristici
riscontri bioptici; v. in seguito), ad insorgenza senile e con andamento
subdolo, la sindrome anti sintetasica, caratterizzata dalla presenza di
specifici anticorpi e accompagnata da un quadro clinico caratteristico e la
Dermatomiosite amiopatica che a fianco del caratteristico quadro cutaneo non
manifesta interessamento clinico muscolare per un periodo di tre anni dalla
diagnosi; infine va ricordata la miosite necrotizzante, forma caratterizzata
da un impegno clinico anche molto severo e dall’assenza di infiltrato
infiammatorio ed una elevata proporzione di fibre muscolari necrotiche alla
biopsia.
Sintomi e manifestazioni cliniche della polimiosite o miosite
Il sintomo guida più frequente all’esordio, e il più caratteristico, è la
debolezza dei muscoli prossimali degli arti, lamentata nell’ 80 % dei casi;
molto frequente è anche la debolezza generale, mentre più rari sono altri
sintomi generali come febbricola, cefalea e calo ponderale.
Esami di LABORATORIO ed analisi cliniche nella Miosite e Polimiosite
I test di laboratorio utilizzati per la diagnosi ed il monitoraggio delle
miositi possono essere divisi in 3 categorie:
test per il controllo dello stato generale del paziente e delle sue
condizioni cliniche (VES, PCR, emocromo, ecc.)
misurazione della concentrazione degli enzimi e di sostanze derivate dal
muscolo (CPK, miosina). Il CPK in particolare è aumentato in circa l’80-90 %
dei pazienti con malattia attiva, con valori di circa 10 volte il valore
massimo normale, anche se, nei casi più severi, può arrivare fino a 100
volte il valore normale. La valutazione dei livelli di CPK è un metodo
tuttora molto in uso per valutare l’attività di malattia; inoltre il più
delle volte anticipa di qualche settimana la sintomatologia clinica: i
livelli di CPK infatti si riducono da 3 a 8 settimane prima del
miglioramento della forza muscolare e si elevano 5-6 settimane prima di una
riattivazione della malattia.
test immunologici: gli ANA sono positivi nel 50-80 % dei pazienti e il
pattern nucleare “punteggiato” è il più frequente. Alcuni ENA,come
gli anti-PM-Scl, gli anti RNP e gli anti Ro/SSA si trovano soprattutto nelle
forme di miosite in overlap con altre connettiviti, in particolare con la
Sclerosi sistemica e con la sindrome di Siogren. Oltre a questi, che si
ritrovano comunemente anche nelle altre connettiviti, vi sono anticorpi
specifici per la miosite: anticorpi anti sintetasi, di cui si è già parlato
a proposito della sindrome ad essi associata (v.sopra). Anti SRP, presenti
nel 4-5 % dei pazienti soprattutto in corso di PM sono correlati a malattia
severa, con esordio acuto, e frequente coinvolgimento cardiaco, scarsa
risposta alla terapia e frequenti recidive con la diminuzione della
posologia, ciò che determina una prognosi estremamente severa. Infatti la
sopravvivenza a 5 anni, riportata in alcune casistiche, è intorno al 25 %.
Gli anti Mi2, sono segnalati nel 4-5 % e si associano tipicamente alla DM
sia giovanile – nella quale costituiscono l’anticorpo miosite specifico di
più comune riscontro – che dell’adulto. Le manifestazioni cutanee risultano
spesso il quadro dominante e l’aspetto più difficile da trattare. Ciò
nonostante i pazienti con questi anticorpi di solito rispondono bene alla
terapia ed hanno una prognosi favorevole.
ELETTROMIOGRAFIA nella Miosite e Polimiosite
E’ una tecnica molto sensibile anche se non molto specifica per miosite.
Quando tipica, mostra una caratteristica triade di alterazioni.
LA BIOPSIA MUSCOLARE
Può dimostrarsi molto utile ai fini diagnostici ed è l’unica indagine che
permette di porre diagnosi di miosite da corpi inclusi; tuttavia il
carattere spesso focale (cioè a macchia di leopardo) dell’interessamento
muscolare può causare la comparsa di falsi negativi.
Il quadro istopatologico muscolare della DM è differente da quello della PM,
sottendendo un differente meccanismo patogenetico: nella prima l’infiltrato
infiammatorio è costituito prevalentemente da linfociti B, anziché linfociti
T, e si localizza soprattutto in sede pervasale (=attorno ai vasi) e nei
setti inter-fascicolari (=tra i fascicoli muscolari), piuttosto che
all’interno dei fascicoli stessi; queste caratteristiche inducono a pensare
che la degenerazione delle fibre muscolari, nella DM, sia secondaria al
danno microvascolare (la deplezione capillare è un evento precoce), mentre
nella PM l’epicentro è primitivamente muscolare.
metodica naturale complementare nella miosite e polimiosite
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