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I DIVERSI TIPI DI
ARTROSI
L'artrosi del ginocchio o gonartrosi
E’ una delle forme più diffuse e limitanti: le persone affette da
questa
malattia incontrano grandi difficoltà a camminare, ad
alzarsi
dalla poltrona, fare le scale. A lungo andare la persona
acquisisce
l’abitudine di camminare facendo piccoli passi e
strascicando
i piedi, in modo da ridurre il piegamento del
ginocchio.
L’artrosi del ginocchio colpisce preferibilmente le donne,
soprattutto
se obese. Inizi di artrosi sono stati rinvenuti nel 35%
delle
ginocchia di donne trentenni.
L’ARTROSI DELL’ANCA (coxartrosi)
Viene diagnostica in genere dopo i cinquanta anni, ma se è conseguente a
traumi o lesioni può fare la sua comparsa anche molto prima. Il dolore
può essere localizzato in diverse parti del corpo: nella faccia laterale
della coscia; nella parte anteriore della coscia, dall’inguine fino al
ginocchio; nell’inguine; nella parte interna della coscia; nei glutei.
Con il passare del tempo questa malattia impedisce un numero sempre
crescente di movimenti: infilarsi le calze e le scarpe, tagliarsi le
unghie dei piedi, allargare le gambe, fare le scale, camminare su
terreni sconnessi, posizionare il piede nella posizione voluta.
L’ARTROSI CERVICALE
E’ una delle forme di artrosi più diffusa e più diagnosticata, anche se
molto spesso, contrariamente a quanto si crede, questa malattia rimane
silente.
In molti casi infatti la persona che soffre di artrosi al collo avverte
soltanto qualche doloretto muovendo la testa, oppure ogni tanto è
soggetta a un po’ di mal di testa: questi sintomi possono essere
ritenuti del tutto normali e non allarmanti e così la persona continua
indisturbata la sua attività, senza sapere che la sua cervicale è
minacciata dall’avanzare dell’artrosi. In altri il dolore è invece
subito molto forte limitando drammaticamente le attività funzionali: il
malato non riesce a muovere la testa o a piegare il collo. Addirittura
capita che le fitte dolorose si irradino fino alla spalla, al braccio,
alla mano, alle dita e al torace.
A lungo andare la presenza dell’artrosi alla cervicale può provocare
problemi di deglutizione, oppure concretizzarsi in malattie più
complesse come, per esempio, la sindrome di Barré-Lieou, che si
manifesta con mal di testa, vertigini, ronzii auricolari e disturbi
della visione.
LA LOMBARTROSI
Da non confondersi con la lombalgia, che generalmente passa nell’arco di
qualche giorno o al massimo di qualche settimana, questa malattia è
caratterizzata da un esordio graduale: giorno dopo giorno, il dolore
diventa sempre più intenso. Inoltre le fitte dolorose tipiche
dell’artrosi aumentano con l’esercizio fisico, o semplicemente quando si
sta a lungo in una posizione eretta, mentre diminuiscono con il riposo.
L’ARTROSI DELLA MANO
Le mani sono una delle zone “predilette” dall’artrosi. Nei casi più
avanzati può capitare che le ultime falangi, quelle più esterne, si
pieghino e le dita assumono al caratteristica forma a “martello”. Questo
tipo di artrosi colpisce spesso le persone che per anni hanno praticato
attività manuali: artigiani, manovali, chi lavora molto al computer.
Quando la malattia colpisce il pollice, allora diventa molto difficile
svolgere qualsiasi azione, perché la mano non ha più presa. Capita così
che le persone colpite da questa malattia non riescano più ad afferrare
gli oggetti e a svolgere le mansioni di tutti i giorni: pettinarsi,
radersi, vestirsi e così via.
L’ARTROSI DEL POLSO
Rispetto alla diffusione dell’artrosi della mano, quella del polso,
inspiegabilmente, è molto minore. Le forme possono essere sia primitive,
cioè senza una causa apparente, oppure secondarie, cioè derivanti da
fattori esterni. Le forme secondarie sono di solito causate da traumi,
da atteggiamenti sbagliati, da sovraccarico di lavoro. Questa forma
colpisce preferibilmente i pianisti e chi scrive molto al computer,
insomma le persone che tutti i giorni “sfruttano” questa articolazione.
Si manifesta dapprima attraverso una crescente rigidità del polso,
accompagnata da dolori.
L’ARTROSI
DEL GOMITO
E’ piuttosto rara e quasi sempre è di origine secondaria, cioè causata
da traumi e lesioni. Colpisce prevalentemente gli uomini che per anni
hanno lavorato utilizzando martelli pneumatici, seghe a motore e
perforatrici. In questi casi il dolore può essere anche molto intenso e
con il passare degli anni può risultare difficile stendere completamente
il braccio.
TERAPIA
ECOLOGICA PER L'ARTROSI E PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI
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