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Intolleranza al latte . Cause dell'intolleranza al latte . Sintomi dell'intolleranza al latte . Cura dell'intolleranza al latte . Dieta per l'intolleranza al latte. |
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INTOLLERANZA AL LATTE
Cresce il numero delle persone che hanno problemi con latte e
latticini. Spesso si parla di allergia al latte e di intolleranza al
lattosio, confondendo i due concetti. In realtà si tratta di due cose
completamente diverse. Mentre l’intolleranza al lattosio è molto più
diffusa e si manifesta soprattutto in età adulta, l’allergia al latte è
più rara e colpisce soprattutto lattanti e bambini piccoli.
Nell’intolleranza siamo in presenza della carenza di un enzima.
L’organismo non è in grado di assimilare lo zucchero contenuto nel
latte, il lattosio. Per la sua digestione, è necessario infatti un
particolare enzima, prodotto normalmente dal nostro organismo e presente
nel nostro intestino, chiamato lattasi. Senza lattasi, il lattosio
rimane nell’intestino senza essere digerito, richiama acqua e favorisce
la proliferazione di batteri. Sintomi tipici sono un innaturale
sensazione di sete, dissenteria e gonfiore addominale. E’ raro che i
bambini piccoli soffrano di un’intolleranza al lattosio. In presenza di una intolleranza secondaria al lattosio il primo approccio è quello di consumare latte e latticini in piccole quantità, per poi aumentarle progressivamente in modo da stimolare la produzione di lattasi. Per consentire l'utilizzo di latte anche a tutti coloro che soffrono di intolleranze nei suoi confronti, in commercio sono presenti tipi di latte i in cui il lattosio si trova, per la maggior parte (70-75%), già scisso in glucosio e galattosio. In alternativa, ci si può "accontentare" del latte di soia o di quello ricavato dal riso. Anche lo yogurt, grazie alla fermentazione del lattosio operata dai fermenti che contiene, è generalmente ben tollerato.
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