Sclerosi Multipla : cause , diagnosi , sintomi e terapie . Metodiche naturali complementari per la sclerosi multipla . Alimentazione ecologica nella sclerosi multipla . Varie forme di sclerosi multipla . Complicanze e sintomi caratteristici della sclerosi multipla. Analisi ed esami per la diagnosi di sclerosi multipla .
SCLEROSI MULTIPLA : cause , diagnosi , sintomi e terapie
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, con lesioni a carico del sistema nervoso centrale. sia della sostanza bianca che di quella grigia .
La sclerosi multipla è caratterizzata da un danno e una perdita di mielina in più aree del sistema nervoso centrale . Le zone di perdita di mielina (o «demielinizzazione») sono di grandezza variabile e prendono il nome di placche.
Nella Sclerosi Multipla vi è , quindi , un processo di demielinizzazione che causa danni o perdita della mielina e la formazione di lesioni (placche) che possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, in cui le placche assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva il termine sclerosi. La Sclerosi Multipla è diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e nelle donne, che risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini. Le cause della Sclerosi Multipla sono ancora in parte sconosciute . Tuttavia la ricerca scientifica ha chiarito il meccanismo d'azione della Sclerosi Multipla ., permettendo di effettuare una diagnosi precoce ed un trattamento terapeutico che consentono alle persone con Sclerosi Multipla di mantenere una buona qualità di vita per molti anni. La Sclerosi Multipla è una patologia complessa e imprevedibile, ma non riduce l’aspettativa di vita . La vita media delle persone ammalate di sclerosi multipla , infatti , è paragonabile a quella della popolazione generale.
Per fare una diagnosi di Sclerosi Multipla non è disponibile un singolo test in grado di confermare la diagnosi di Sclerosi Multipla . La diagnosi viene formulata sulla base di tre elementi :
1) i sintomi riferiti dal paziente,
2) l’esame neurologico
3) le analisi strumentali (risonanza magnetica - potenziali evocati)
4) le analisi del sangue e del liquido cerebrospinale. Gli esami strumentali hanno un ruolo importantissimo nel formulare la diagnosi di Sclerosi Multipla , anche se non hanno un valore definitivo.
Pertanto i risultati devono essere valutati ed interpretati insieme con la storia clinica e l’ della visita neurologica.
Disturbi Vescicali
Disturbi intestinali
Astenia o Perdita di forza muscolare Disturbi della sensibilità tattile
Disturbi visivi
Disturbi sessuali
Aumento del tono muscolare : spasticità
Disturbi cognitivi
Disturbi della coordinazione
Sindrome depressiva
Disturbi del Linguaggio
Epilessia
Cefalea
Disturbi dell'udito
Disturbi della respirazione
Disfagia
Anche se, a oggi, non esistono terapie definitive che eliminino completamente la malattia, esistono però numerosi trattamenti che riducono l’incidenza e la severità degli attacchi nella maggior parte dei casi. I principali obiettivi che si pongono le terapie della SM sono: - abbreviare le ricadute e ridurre la loro gravità (corticosteroidi), - prevenire le ricadute e prevenire o ritardare la progressione della malattia (farmaci immunomodulanti e immunosoppressori). In altri termini, i trattamenti impiegati nella sclerosi multipla vengono usati allo scopo di prevenire danni irreversibili alla mielina e agli assoni, che si verificano già nelle fasi iniziali della malattia; per questo motivo è importante agire tempestivamente (trattamento precoce), anche dopo il primo attacco di malattia, se il quadro clinico e neuroradiologico evidenziano già una compromissione anatomica. Iniziare un trattamento precoce significa: - evitare accumulo di disabilità e ritardare il passaggio ad una fase progressiva della Sclerosi Multipla . - prevenire il danno assonale che diversi studi anatomopatologici e nuove tecniche di risonanza magnetica hanno evidenziato realizzarsi anche in fase precoce; - effettuare, come sottolineato da diversi studi clinici, un trattamento che, in quanto precoce, è più efficace di quello ritardato. In conclusione, anche se non è ancora stata individuata una cura definitiva per la sclerosi multipla, sono disponibili terapie in grado di modificare favorevolmente il decorso della malattia, ridurre la gravità e la durata degli attacchi e l’impatto dei sintomi. Le terapie disponibili sono complessivamente in grado di migliorare la prognosi della malattia, permettendo alle persone con sclerosi multipla di condurre una vita per quanto possibile normale. In considerazione della variabilità della sclerosi multipla e delle caratteristiche specifiche della singola persona, il trattamento deve essere individuato da caso a caso attraverso un rapporto di fiducia tra l’équipe del Centro clinico SM e la persona con sclerosi multipla. Terapia d'attacco
I farmaci steroidei (corticosteroidi) vengono somministrati per pochi giorni o settimane al momento in cui si verifica un attacco modo da ridurne la durata e gli esiti residui. Il miglioramento clinico che essi determinano è rapido ma non duraturo. Terapie a lungo termine Esistono numerosi farmaci, detti immunomodulanti o immunosoppressori, che servono a modificare la progressione della malattia, ridurre la frequenza degli attacchi e l’accumulo di disabilità col tempo. La loro azione protettiva produrrà i suoi effetti nei mesi o negli anni successivi l’inizio del trattamento.
Terapia Sintomatica In questa categoria rientrano sia le terapie farmacologiche che l’insieme di trattamenti fisici e riabilitativi messi in atto per gestire i sintomi della SM in un’ottica di approccio interdisciplinare. Le terapie sintomatiche intervengono sui sintomi ma non sui meccanismi alla base della sclerosi multipla che provocano il danno al sistema nervoso centrale: non modificano quindi l’evoluzione della sclerosi multipla, ma migliorano la qualità di vita.
TERAPIE ALTERNATIVE o COMPLEMENTARI nella Sclerosi Multipla
Le terapie complementari sono quelle terapie non convenzionali che possono affiancare le terapie ufficiali, in altre parole possono essere utilizzate in associazione con la medicina convenzionale; altro termine invece è quello di terapie alternative quando il trattamento non convenzionale è impiegate in sostituzione della medicina ufficiale. In generale è l’insoddisfazione nei riguardi della medicina tradizionale, la necessità di un rapporto «diverso» con il terapeuta, la voglia di cercare attivamente soluzioni per la propria salute, la convinzione che non ci siano rischi e che a provare non si perda nulla, che spinge una persona con patologia cronica come la SM a rivolgersi alle «terapie alternative o complementari». Cosa sono le «terapie non convenzionali»? In generale, esse comprendono una varietà di farmaci, supplementi dietetici, regimi alimentari, tecniche di meditazione, esercizi fisici, modifiche dello stile di vita: trattamenti di varia origine, derivati da discipline e tradizioni diversissime. Sempre in generale, includono trattamenti per i quali non si dispone di prove scientifiche di sicurezza ed efficacia contro patologie o sintomi specifici e che vengono utilizzati, di solito, senza una particolare relazione con la malattia in atto. Per spiegare l’efficacia, almeno soggettiva, di queste tecniche, la medicina tradizionale parla di solito di «effetto placebo», cioè beneficio, percepito o anche reale, causato dal sapere di ricevere un trattamento, piuttosto che dal trattamento in sé. Negli USA, un terzo della popolazione risulta essersi affidato almeno una volta alla medicina alternativa; la stessa percentuale vale tra le persone con Sclerosi Multipla .
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