Osteopenia o osteoporosi localizzata, ipotonia e ipotrofia
muscolare,
tremori e distonie, alterazione
degli annessi
cutanei (unghie e peli).
Nonostante il recente
fervore scientifico, tuttavia le cause
non sono state del
tutto chiarite, ma si sta
facendo sempre più consistente
l’ipotesi che questa sindrome
sia il risultato
dell’interazione di più
meccanismi patogenetici, che danno
ragione della variabilità
di manifestazioni cliniche tipica
di questa malattia:
Flogosi neurogena sostenuta
da neuropeptidi e citochine proinfiammatorie
Disfunzione del sistema nervoso simpatico e
sensitivizzazione centrale
con cronicizzazione del dolore e
alterata percezione del dolore.
Danno e/o disfunzione del microcircolo che causa ipossia
locale
Acidosi conseguente all’ipossia potrebbe essere correlata
all’osteoporosi localizzata per
meccanismo extra
osteoclastico, causando l’idrolisi delle idrossiapatiti
.
Diagnosi e strumenti
diagnostici per l'algodistrofia
Una anamnesi dettagliata e
un attento esame obiettivo sono il principale strumento a
nostra
disposizione per formulare il dubbio diagnostico di
algodistrofia.
Solo dopo aver formulato il dubbio
diagnostico possono essere eseguiti le indagini
laboratoristiche e strumentali necessarie a
confermare la
diagnosi o a escludere le patologie che rientrano nella
diagnostica differenziale.
Non esistono test specifici
in grado di confermare la diagnosi di algodistrofia .
Tuttavia, la diagnosi differenziale include altre forme di
neuropatie
oltre ad una serie di malattie metaboliche e sistemiche,
vascolari e reumatologiche. Inoltre entrano in
diagnostica differenziali anche
patologie gravi e neoplasie
per cui, nonostante il quadro clinico
possa essere classico,
è comunque indicato richiedere gli accertamenti.
Esami di
laboratorio: emocromo,
VES, proteina C reattiva, anticorpi antinucleo, fattore
reumatoide, complementemia, protidogramma e
immunoelettroforesi,
metabolismo osseo e assetto metabolico.
EMG/ENG: fondamentale per valutare la
neuroanatomia/fisiologia che sottende i sintomi
RX: nelle fasi più avanzate permette la visualizzazione
della demineralizzazione ossea e di
eventuali fratture o
cedimenti ossei.
Scintigrafia ossea trifasica: presenta il vantaggio
rispetto alla RX
di risultare positiva anche in fasi precoci
di malattia.
RM: in grado di valutare sia le strutture articolari,
l’edema osseo e i tessuti molli.
E’ molto sensibile in fase
precoce ma poco specifica.
Terapia farmacologica nell'algodistrofia .
A causa della mancanza di criteri classificativi univoci e
delle ancora scarse conoscenze dei
meccanismi
fisiopatologici che sottendono questa malattia,
gli studi
scientifici in grado di dimostrare l’efficacia di una
terapia
sono difficili e i dati derivanti sono spesso non
confrontabili, per cui
esistono pochi dati di terapia basati
sull’evidenza.
Corticosteroidi o cortisone
.
La loro efficacia è stata dimostrata specie nelle fasi
precoci di malattia,
quando la flogosi è evidente. Le
recenti scoperte sui meccanismi di mantenimento della
flogosi
neurogena hanno ridato importanza a questi farmaci.
FANS. Farmaci antinfiammatori .
Gli antidepressivi triciclici, gli inibitori selettivi del
reuptake della serotonina e quelli della serotonina
noradrenalina sono farmaci che trovano indicazione nel
dolore neuropatico per cui possono essere
usati in
combinazione con altri analgesici.
Terapia
naturale complementare alle terapie farmacologiche nell'algo
distrofia
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